Il marmorino è un intonaco decorativo che ottiene mescolando grassello (una miscela di calce idraulica e sabbia) e polvere di marmo. Inventato in epoca antica, è da sempre utilizzato per creare effetti di grande impatto visivo e conferire pregio a edifici residenziali, templi e palazzi.

Grazie alla sua versatilità e alle sue doti, oggi il marmorino è utilizzato in particolare nel campo dell’edilizia, dell’architettura d’interni e del restauro. Noi stessi lo impieghiamo con frequenza per rivestimenti interni ed esterni, dove si vuole dare l’effetto di aver impiegato lastre di marmo, o per più complesse opere di recupero edilizio.

 

Composizione e caratteristiche del marmorino

L’attuale diffusione del marmorino è dovuta non solo agli splendidi effetti che permette di creare, ma anche alla semplicità della sua composizione. Questo intonaco è fatto di ingredienti naturali, che lo rendono uno dei prodotti preferiti della bioedilizia.

La base è costituita da una parte di calce a cui vengono poi aggiunte tre parti di sabbia, miscelate con acqua fino ad ottenere un composto pastoso ed omogeneo (il già citato grassello). Ad esso, al termine di un periodo di stagionatura, vengono aggiunte della polvere di marmo e, in alcuni casi, dei pigmenti naturali.

Il colore naturale del marmorino è dato dalla tipologia di calce e materiali impiegati nella miscela: in genere si ottengono sfumature che vanno dal bianco al beige. Per ottenere diversi effetti cromatici, vengono aggiunti minerali in pasta o polvere secondo le esigenze del progetto.

 

Soffitto marmorino blu
Soffitto in marmorino colorato

Oltre ai suoi pregi decorativi, il marmorino è apprezzato per le sue caratteristiche fisiche e chimiche:

  • la polvere di marmo gli conferisce un’ottima resistenza all’usura e alle intemperie, rendendolo ideale per l’utilizzo sia in zone interne che per aree esterne;
  • come il grassello, è un materiale idrorepellente e che garantisce alta traspirabilità, proteggendo le superfici da muffe e danni da acqua e umidità;
  • è biocompatibile, in quanto composto da materiali naturali e quindi riciclabili;
  • è un materiale atossico, utilizzabile per ambienti di qualsiasi destinazione d’uso, anche se attualmente viene previlegiato per bagni e cucine.

 

La tinteggiatura marmorino è resistente e duratura. Se si decide di impiegarla il vantaggio economico è quindi doppio: il ridotto costo iniziale rispetto all’uso di lastre di marmo puro, e il risparmio nel tempo sulle spese di manutenzione.

 

Applicazione della tinteggiatura effetto marmo

La tinteggiatura marmorino è adatta per tutti coloro che vogliono creare interni eleganti e raffinati. Ideale anche per ambienti esterni, grazie alla malleabilità dell’intonaco, questa tecnica si rivela adatta per decorare superfici curve o complesse dal punto di vista architettonico.

I passaggi per eseguire questa decorazione sono semplici, ma richiedono mani esperte per ricreare in modo realistico le venature del marmo e ottenere un risultato duraturo.

La superficie su cui applicare la pittura deve essere pulita, asciutta e priva di polveri e grasso. Una volta preparata la base, la malta di calce e polvere di marmo viene stesa con una spatola o con un rullo, a seconda dell’effetto richiesto. Segue la creazione dell’effetto marmo vero e proprio: uno strato di stucco viene lavorato a mano, con l’ausilio di spugne e pennelli.

 

Finitura parete in marmorino lucido giallo
Finitura parete in marmorino lucido

 

Prima di terminare il lavoro con la lucidatura a mezzo di un panno morbido, la tintura deve asciugare completamente. A seconda delle condizioni di lavoro, questo può richiedere un periodo che va da poche ore a diverse giorni.

In questo modo è possibile creare effetti cromatici unici e dal sorprendente impatto visivo.

 

Differenze tra marmorino e stucco veneziano

Il marmorino e lo stucco veneziano sono due finiture decorative egualmente apprezzate ma spesso confuse tra loro. La differenza principale tra le due sta nella composizione della malta utilizzata. Nello stucco veneziano, la quantità di polvere di marmo utilizzata è inferiore a quella impiegata per il marmorino. Di conseguenza:

  • il marmorino presenta caratteristiche di resistenza più elevate;
  • per rendere lo stucco veneziano più resistente sono necessarie ulteriori lavorazioni, come ad esempio una finitura finale a base di cera d’api;
  • il marmorino si applica anche anche a superfici difficoltose, ed è ideale per il restauro di vecchi edifici;
  • lo stucco veneziano necessita di superfici perfettamente lisce per aderire al meglio, ed è usato in particolare per ambienti interni.

 

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