Per risolvere il problema della muffa sui muri delle abitazioni venete, senza graffiare o danneggiare le superfici, è bene ricorrere a dei metodi delicati ma efficaci che sapranno risanare al meglio le pareti dei vostri immobili.

In questo articolo vedremo come riconoscere la presenza di muffa e quali rimedi possiamo attuare.

Quali sono le migliori metodologie per debellare l’umidità, perché la muffa si forma in casa, e cercheremo di capire come mai alcune case del Veneto sono particolarmente sottoposte a questo problema.

Perché le case del Veneto sono soggette a muffa e umidità?

Le case del Veneto (soprattutto nelle zone di pianura e lagunari come Venezia, Padova, Rovigo e Treviso) sono spesso soggette a muffa e umidità per una combinazione di fattori climatici, ambientali e strutturali. Il territorio veneto per il suo particolare sviluppo geografico è incredibilmente soggetto all’azione dell’acqua.

Ma cosa significa e cosa comporta tutto questo?

L’acqua salmastra della laguna, unita alla vicinanza del mare, crea un microclima particolarmente umido, soprattutto durante l’autunno e l’inverno. Le terre lagunari inoltre sono spesso basse, torbose o argillose, con scarsa capacità di assorbire l’acqua piovana e lentezza nel drenaggio.

In concomitanza a questi fattori agiscono altri agenti atmosferici. Le brezze marine possono contribuire al ristagno dell’umidità e alla formazione di nebbie e foschie nei pressi di gran parte delle abitazioni venete, specialmente nelle ore serali e notturne.

Da ultimi, ma non per questo meno gravi, vi sono gli episodi di marea che aggravano l’umidità ambientale, poiché lasciano dei ristagni d’acqua che evaporano lentamente.

Per quanto riguarda l’aspetto strutturale, qual è l’impatto dell’edilizia tradizionale e moderna del Veneto nella formazione della muffa?

Fino a qualche tempo fa le case Veneto attorniate da nebbie e foschie (frequenti in autunno e inverno e associate a forti tassi di condensazione). Si riconoscevano perché a causa dell’erosione salina e dell’umidità erano intaccate dalle muffe (peggiorando condizioni come asma e allergie e patologie respiratorie) e il loro intonaco si presentava degradato se non completamente distaccato. Con l’avvento dell’edilizia moderna, anche in Veneto si è cercato di studiare questo annoso problema e di applicare metodi sufficientemente risolutivi.

Mentre con l’edilizia tradizionale le tecniche disponibili comprendevano il sollevamento della struttura principale dal contatto diretto con l’acqua e la stabilizzazione delle fondamenta nel terreno fangoso, con le metodologie più recenti si è intervenuti su diversi livelli.

Barriere chimiche contro l’umidità ascendente

  • Trattamenti iniettivi nel muro che creano una barriera idrofobica, limitando la risalita capillare.
  • Usati nel recupero edilizio, dove non è possibile rifare le fondamenta.

Isolamento termo-igrometrico

  • Applicazione di intonaci deumidificanti o pannelli isolanti traspiranti sulle murature interne o esterne.
  • Soluzioni come calce + perlite, intonaci macroporosi, silicati.

Vespaio aerato e pavimenti rialzati

  • In edifici nuovi o ristrutturati, si crea un’intercapedine d’aria tra il suolo e il pavimento, con tubi di ventilazione (es. igloo o cupoletti in plastica riciclata).
  • Migliora l’evaporazione e impedisce l’accumulo di umidità sotto i locali abitati.

Sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC)

  • Favoriscono il ricambio d’aria riducendo la condensa interna, senza perdita di calore.
  • Utilizzati soprattutto negli interventi contemporanei a elevato risparmio energetico.

Uso di materiali innovativi resistenti all’umidità

  • Piastrelle in gres porcellanato idrofugo, pitture silossaniche traspiranti, membrane impermeabilizzanti sotto le pavimentazioni.
  • Serramenti in PVC o alluminio con vetri basso-emissivi, dotati di microventilazione.

Sistema MOSE

  • Anche se non è architettura edilizia in senso stretto, il sistema MOSE (Modulo Sperimentale Elettromeccanico) ha ridotto la frequenza delle acque alte in Veneto, migliorando il contesto generale per l’edilizia a Venezia e dintorni.

Come riconoscere la presenza di muffa prima che sia troppo tardi?

Riconoscere la presenza di muffa in casa prima che sia visibile (e quindi difficile da rimuovere) è fondamentale per evitarne la diffusione.

Vi sono dei segnali precoci che è bene tenere presente e che non sono assolutamente da ignorare. Vediamo più da vicino quali sono i maggiori indizi della presenza di muffa nelle case del Veneto.

Odore di “chiuso”

Un odore umido, terroso o di cantina anche se non vedi nulla: spesso è il segno che la muffa è già nascosta (dietro mobili, battiscopa, tende, pareti o carta da parati).

Condensa sui vetri o muri freddi

La formazione frequente di condensa su vetri, angoli delle pareti o dietro i mobili è un segnale che l’umidità relativa è troppo alta.

Macchie o aloni sospetti

Piccoli puntini neri, grigi o verdastri, anche isolati, spesso in angoli, vicino al soffitto, intorno alle finestre o dietro armadi.

Problemi respiratori o allergici

Peggioramento di allergie, tosse secca, occhi che bruciano o naso chiuso, specialmente al mattino o quando si è in casa.

Umidità interna alta

Se l’umidità è costantemente oltre il 60%, c’è alto rischio di muffa in zone nascoste.

Ventilazione scarsa e stanze fredde

Stanze poco arieggiate, o dove c’è una differenza termica tra interno ed esterno (es. pareti esposte a nord) sono soggette a condensa interna.

Soluzioni efficaci contro muffa e umidità nei muri

Per risolvere in modo efficace e duraturo il problema della muffa e dell’umidità nei muri, spesso servono interventi strutturali, oltre ai rimedi temporanei.

  • Isolare bene la casa è una delle soluzioni più efficaci e durature contro la muffa, perché rompe alla radice il circolo vizioso tra pareti fredde, condensa e formazione di spore. Serve innanzitutto isolare termicamente quelle zone (con ponti termici) per evitare il raffreddamento della superficie interna. Ma attenzione, questa attività deve essere progettata correttamente e da un professionista, altrimenti può peggiorare il problema.
  • Vi è poi il sistema dell’aerazione meccanica che è una delle soluzioni più efficaci e moderne contro la muffa, soprattutto nei casi in cui l’umidità deriva da condensa interna.
    La VMC è un sistema che aspira l’aria viziata e umida da ambienti come bagno, cucina, camere e contemporaneamente immette aria fresca e filtrata, senza bisogno di aprire le finestre.
  • Da ultimo un’altra procedura attendibile per rimuovere l’umidità all’interno delle case venete è la cosiddetta deumidificazione.
    Si tratta di un processo con cui si rimuove l’umidità in eccesso dall’aria all’interno di un ambiente chiuso. È una strategia fondamentale per prevenire muffa, condensa, cattivi odori e problemi respiratori, soprattutto in ambienti umidi o poco ventilati.
 

Oltre agli interventi strutturali esistono dei veri e propri trattamenti antimuffa che, se ben eseguiti, sono mirati alla risoluzione del problema, anche nel lungo periodo.

  • I trattamenti chimici antimuffa sono prodotti specifici studiati per eliminare le spore di muffa già presenti su pareti, soffitti, infissi o altre superfici, e per prevenirne la ricomparsa. Sono utili come intervento iniziale o complementare alle soluzioni strutturali viste in precedenza. Essi comprendono detergenti disinfettanti contenenti cloro attivo perossido di idrogeno o sali d’ammonio quaternario.
  • I trattamenti naturali antimuffa sono soluzioni ecologiche, non tossiche e spesso fai-da-te che aiutano a rimuovere la muffa e a prevenirne la ricomparsa in ambienti poco contaminati o come alternativa ai prodotti chimici aggressivi.
 

Spesso però il loro utilizzo singolo, soprattutto in condizioni avanzate, non riesce da solo ad eliminare il problema, e talvolta nemmeno a diminuirlo.
In questa categoria di rimedi si possono annoverare prodotti come l’aceto, il bicarbonato di sodio, il tea tree oil, il sale grosso o ancora l’acqua ossigenata.

  • Infine, le pitture traspiranti antimuffa sono uno dei rimedi più efficaci per prevenire la formazione di muffa sulle pareti interne, specialmente in ambienti umidi come bagni, cucine, camere da letto poco ventilate e pareti esposte a nord. Si tratta di vernici murali ad alta traspirabilità, formulate per lasciare passare il vapore acqueo (cioè non trattengono l’umidità nei muri) e per impedire la proliferazione di muffe e funghi, grazie alla presenza di additivi antimicrobici. Alcune versioni contengono anche microcomponenti isolanti o termoriflettenti, utili contro la condensa sulle superfici.

Prevenire muffa e umidità nel lungo periodo

Prevenire muffa e umidità nel lungo periodo significa affrontare le cause strutturali e ambientali e non solo i segni visibili come le macchie nere. Serve una strategia completa, duratura e preventiva che combini interventi edilizi, comportamenti corretti e soluzioni tecniche moderne.

Un clima umido come quello Veneto deve essere contrastato con scelte edilizie ad hoc e con pitture adatte. Per un clima lagunare e pianeggiante è importante scegliere pitture che offrano resistenza all’umidità, protezione da muffe e funghi e una buona traspirabilità, soprattutto se si tratta di ambienti interni o di muri esposti.

Un’altra scelta valida è rappresentata dalle pitture traspiranti, che permettono al vapore acqueo di uscire dalle pareti, evitando così il distacco della pittura. Sono meno resistenti al lavaggio, ma molto adatte agli ambienti umidi. In alternativa, si può optare per le pitture a calce, che sono naturali, altamente traspiranti e offrono anche una buona protezione contro funghi e batteri. Queste ultime sono particolarmente apprezzate negli ambienti rustici o negli edifici storici.

Vi sono poi degli accorgimenti e dei comportamenti particolarmente virtuosi che contribuiscono a mantenere sano l’ambiente in cui si vive e allo stesso tempo contrastano la comparsa della tanto temuta, antiestetica e nociva muffa.

Prima di tutto, è fondamentale aerare regolarmente gli ambienti, anche in inverno. Aprire le finestre per almeno 5-10 minuti al giorno, soprattutto dopo la doccia, la cottura dei cibi o durante le pulizie, permette al vapore acqueo in eccesso di uscire, riducendo la condensazione sulle pareti e sui vetri.

Un altro accorgimento utile è usare cappe aspiranti in cucina e ventole nei bagni, assicurandosi che funzionino correttamente e che l’aria venga espulsa all’esterno. È importante anche non stendere il bucato in casa, o farlo solo in stanze ben ventilate o con il deumidificatore acceso. L’acqua che evapora dai tessuti contribuisce in modo significativo ad alzare il livello di umidità nell’aria.

Anche la disposizione dei mobili può influenzare molto la formazione della muffa: tenere gli armadi, i letti e i divani leggermente distaccati dalle pareti aiuta a favorire la circolazione dell’aria e a evitare punti freddi dove l’umidità tende a condensarsi.

Inoltre, è utile mantenere una temperatura interna costante e non troppo bassa. Le temperature tra i 18 e i 21 gradi, con un’umidità relativa compresa tra il 40% e il 60%, sono l’ideale. Per controllare questi parametri, si può usare un igrometro, uno strumento economico ma molto utile per capire se l’ambiente è troppo umido o troppo secco.

Infine, è buona norma controllare periodicamente gli angoli nascosti, come dietro i mobili, negli armadi o nelle zone vicino a finestre e termosifoni, per individuare subito eventuali macchie scure o presenze sospette.

Quando chiamare un professionista

Chiamare un professionista diventa necessario quando i problemi di umidità o muffa persistono nonostante tutte le precauzioni quotidiane, oppure quando ci sono segnali evidenti di un problema strutturale o più profondo.

Se per esempio la muffa ritorna poco tempo dopo essere stata rimossa, o se si estende rapidamente su pareti, soffitti, angoli o mobili, è molto probabile che ci sia una causa non visibile come infiltrazioni, condensa cronica o scarsa coibentazione. In questi casi un professionista può individuare con strumenti adeguati l’origine del problema.

Anche quando le pareti presentano macchie nere, rigonfiamenti dell’intonaco o distacchi della pittura, è un segno evidente che l’umidità sta penetrando in profondità. Potrebbe trattarsi di umidità di risalita, infiltrazioni da tubature danneggiate o tetti non impermeabilizzati.

Affidarsi a professionisti del settore come noi di Lanza Decor è una scelta vincente. La nostra profonda conoscenza del territorio veneto – in particolare delle province di Padova e Venezia – ci consente di offrire soluzioni mirate, personalizzate e di alta qualità per ogni esigenza.

Non ci limitiamo a conoscere il problema: troviamo e realizziamo la migliore soluzione per voi, combinando competenza, esperienza e attenzione ai dettagli.

Siamo a disposizione per rispondere a qualsiasi domanda e per fornire preventivi personalizzati per ogni tipo di intervento contro la muffa.

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